Autore scheda:
Ubicazione:
Data:
L’antico santuario della Madonna delle Grazie sorge a poca distanza dalla basilica di San Flaviano. Le prime notizie della chiesa risalgono al 1333, anno in cui la comunità di Montefiascone, stava edificando un ospedale ad essa collegata. Nel 1465 la chiesa divenne di pertinenza dei Serviti e nel 1492, ormai vecchia e malridotta, venne ricostruita con l’aiuto della comunità.
Info: Parrocchia Tel. 0761.826198
CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
LA STORIA
L’antico santuario della Madonna delle Grazie sorge a poca distanza dalla basilica di San Flaviano. Le prime notizie della chiesa risalgono al 1333, anno in cui la comunità di Montefiascone, stava edificando un ospedale ad essa collegata. Nel 1465 la chiesa divenne di pertinenza dei Serviti e nel 1492, ormai vecchia e malridotta, venne ricostruita con l’aiuto della comunità. Alla realizzazione del nuovo santuario collaborarono le stesse maestranze impegnate, proprio in quel periodo, nella fabbrica di Santa Margherita. Venne costruito un edificio tipicamente rinascimentale, a croce latina e con la crociera coperta da una cupola. I lavori risultano ultimati nel 1530, ma nel 1536, nel 1544 e poi ancora nel 1568 fu necessario riparare la cupola esterna emisferica, poi demolita nel 1579 e sostituita con una copertura a tetto. Nel 1695 la chiesa venne accorciata, la facciata, pericolante, venne abbattuta e ricostruita più indietro, inglobando in essa i resti dell’antica parte, e vennero realizzate le decorazioni barocche che caratterizzano l’interno dell’edificio. A questo periodo risalgono anche i due stemmi del Comune e dei Servi di Maria, inseriti nelle lesene laterali della facciata. Gli affreschi visibili sulle pareti dell’aula sono dei primi decenni del XVI secolo e dunque coevi all’architettura della chiesa. L’edificio così come si presenta oggi è frutto dei lavori di restauro che interessarono il complesso nel 1906. In tale occasione il trecentesco affresco della Madonna delle Grazie venne ornato da una corona d’oro gemmata. Il monumento dedicato alla Vergine, collocato nel piazzale antistante la chiesa, venne realizzato nell’anno mariano 1954.
DESCRIZIONE
La semplice facciata a capanna, racchiusa da due ali di edifici, presenta nella parte inferiore una porta centrale sormontata da un aggettante frontone triangolare. Sette serafini sono scolpiti in rilievo sull’architrave e una decorazione a candelabro entro specchiature orna le lesene laterali. Simile, ma più semplificata è la decorazione e la struttura della finestra del secondo ordine. Più in alto entro sagome triangolari figurano in rilievo due Angeli con trombe. Le pareti dell’interno, a croce latina, sono scandite da lesene angolari e da una cornice aggettante in pietra scura. All’incrocio del transetto si innalza la cupola impostata su pennacchi. Sulla parete destra all’interno di una nicchia è raffigurata La Madonna in trono con Bambino tra Sant’Antonio da Padova, San Luca, Santo Monaco e San Lorenzo. Nella calotta figura Dio Padre benedicente affiancato da due angeli con tromba. L’affresco cinquecentesco ripropone con scarsi risultati modelli diffusi dalla scuola viterbese nel secolo precedente. L’altare del lato destro del transetto, con statua della Madonna, risale alla fine del XVII secolo, è di pietra dipinta a finto marmo e presenta un andamento convesso, con ali laterali aggettanti e timpano spezzato. A destra e a sinistra due tele ovali, dell’inizio del XVIII secolo, raffigurano rispettivamente San Pellegrino, patrono dei Serviti, e San Filippo, Generale dei Serviti. L’altare maggiore, di forme barocche, ampiamente restaurato nel 1906, fu edificato tra la fine del Seicento e l’inizio del secolo successivo, in tale occasione fu staccato l’affresco della Vergine delle Grazie della primitiva cappella ed inserito nell’altare. Lo caratterizzano colonne e specchiature in finto marmo, decorazioni a volute e ricami, un ovale in rilievo con lo stemma di Maria e angeli, e un tabernacolo in pietra con angeli e grottesche che incornicia l’immagine trecentesca della Vergine. Ai lati lo stemma dei Serviti e del Comune. L’altare del lato sinistro del transetto con statua di Cristo risale alla fine del XVII secolo ed è pressoché identico a quello del lato opposto del transetto. Segue sulla parete sinistra della chiesa un piccolo affresco della fine del XV secolo, o degli inizi di quello successivo, raffigurante San Sebastiano e San Rocco, realizzato da un anonimo artista fortemente influenzato dallo stile del Pastura. Quindi in una nicchia sono dipinti San Nicola di Bari, San Matteo, San Bernardino da Siena e in alto lo Spirito Santo e angeli. L’affresco, del XVI secolo, ripropone motivi tipici della produzione viterbese quattrocentesca. I resti frammentari di affreschi che affiancano le due nicchie dipinte, scoperti durante i restauri del 1906, raffiguranti colonne, cornici e volute, sembrano riferibili ad una decorazione più estesa eseguita tra la fine del Quattrocento, quando la chiesa venne ricostruita, e l’inizio del secolo successivo. Infine sulla parete sinistra, nei pressi dell’entrata, risalta un affresco cinquecentesco raffigurante La Madonna in trono con Bambino tra San Francesco e Sant’Antonio da Padova. Il dipinto si presenta mutilo nella parte sinistra a causa dei lavori di riduzione della navata della chiesa eseguiti dai Padri Serviti nel 1695.
BIBLIOGRAFIA
R. Van Marle, The developmet of the italian schools of paintings, XV, 1934.
G. Breccola – M. Mari, Montefiascone, Grotte di Castro 1979.
G. Breccola, Montefiascone. Guida alla scoperta, Montefiascone 2006.