Autore scheda:
Ubicazione:
Data:
La facciata concepita dal Gazola, serrata tra due campanili e sormontata da una balaustra, presenta un solenne portale neoclassico composto da un frontone triangolare sorretto da colonne ioniche, sormontato dallo stemma del cardinal Macchi. Ai lati due nicchie laterali ospitano le statue di San Flaviano e Santa Margherita, patroni di Montefiascone.
Info: Parrocchia (tel. 0761.826050)
Orario : 9-12 / 15-18 Tutti i giorni
CHIESA CATTEDRALE DI SANTA MARGHERITA
LA STORIA
Verso la fine del XV secolo il clero ed il popolo di Montefiascone sentirono la necessità di ricostruire totalmente la chiesa contenente le reliquie di Santa Marherita, ormai inadatta ad accogliere degnamente la cattedra episcopal, voluta da Urbano V nel 1369. La solenne costruzione del Duomo di Montefiascone venne iniziata ialla fine del ‘400, secondo alcuni riferimenti bibliografici su progetto attribuito a Michele Sanmicheli (cosa poco probabile perchè l’architetto in quetione all’epoca era solo un bambino) con la probabile collaborazione di Antonio da Sangallo il Giovane. Il gravoso impegno della fabbrica procedette a rilento e soltanto nei primi anni del Seicento fu possibile coprire la costruzione, giunta all’altezza del tamburo, con un tetto che sostituì la cupola esterna prevista dal Sanmicheli. L’incendio che, nella notte del venerdì Santo del 1670, distrusse l’interno della chiesa ed il tetto fu l’occasione per ricominciare i lavori e così il vescovo Paluzzo Paluzzi Albertoni dette l’incarico all’architetto Carlo Fontana di realizzare la cupola prevista dal progetto del Sanmicheli, il quale, sensibile alle conquiste del barocco e attento alle esperienze del Borromini, modificò il disegno originale e realizzò una cupola più vicina alle esigenze estetiche del proprio tempo. La grande cupola, ricoperta di piombo e caratterizzata dai costoloni scanalati, venne inaugurata il 16 dicembre 1674. Le torri campanarie e la facciata, ostentatamente semplice, furono invece disegnate nel 1840 dall’architetto piacentino Paolo Gazola, incaricato dal cardinal Vincenzo Macchi di terminare l’importante edificio. Nel 1890, per volontà del vescovo Alessandro Spoglia, vennero realizzate dal pittore Luigi Fontana le decorazioni pittoriche e scultoree del Duomo.
DESCRIZIONE
La facciata concepita dal Gazola, serrata tra due campanili e sormontata da una balaustra, presenta un solenne portale neoclassico composto da un frontone triangolare sorretto da colonne ioniche, sormontato dallo stemma del cardinal Macchi. Ai lati due nicchie laterali ospitano le statue di San Flaviano e Santa Margherita, patroni di Montefiascone.
L’interno a pianta ottagonale con cappelle radiali e sormontato da una monumentale cupola, si presenta grandioso e armonioso. La prima cappella a destra è dedicata a S. Martino. Nel dipinto Seicentesco sovrastante l’altare, attribuito al pittore Bernardino Gagliardi, sono raffigurati S. Martino vescovo, S. Martino di Tours, una santa non identificata e la Vergine circondata da angeli. Ai lati le lastre tombali di Valerio Tartarino, vescovo di Alatri, originario di Montefiascone, e di monsignor Girolamo Bentivoglio, vescovo della diocesi dal 1580 al 1601. L’altare della cappella successiva, originariamente dedicato a S. Giovanni Battista, poi intitolato a S. Vincenzo nel XVIII secolo, presenta un dipinto che raffigura La Madonna con Bambino tra S. Elena imperatrice, S. Vincenzo Ferreri e altri santi. La terza cappella custodisce invece un antico Crocifisso ligneo, che, scampato miracolosamente all’incendio del 1670, divenne oggetto di particolare devozione. La grande cappella dell’altare maggiore, dedicata alla martire santa Margherita, custodisce, in una nicchia sorretta da quattro colonne, una statua marmorea della patrona. Le tele ovali ai lati sono opera del pittore Pietro Gagliardi e raffigurano S. Flaviano e S. Felicita, compatroni della città. Nella parte alta campeggia la figura di Cristo Redentore, mentre gli affreschi delle due lunette laterali del coro raffigurano le personificazioni della Fede e della Carità. Altre decorazioni pittoriche di carattere biblico ornano invece la volta. Tutti gli affreschi della cappella risalgono al 1890 e vennero realizzati, su commissione del vescovo Alessandro Spoglia, dal pittore Luigi Fontana, autore anche della decorazione pittorica e scultorea del tamburo e della cupola. Proseguendo in senso antiorario si scorge dapprima la cappella dedicata alla Madonna del Rosario, poi quella del Sacramento, impreziosita da una terracotta invetriata di scuola robbiana, opera di Benedetto Buglioni, raffigurante La Madonna in trono tra S. Benedetto e santa Bibiana. In predella cinque formelle riproducono scene ispirate alla nascita di Gesù. Ai lati della terracotta compaiono due affreschi raffiguranti L’apparizione di Gesù a Santa Margherita Alacoque sulla destra e La visione dell’angelo della Rivelazione a S. Margherita Alacoque a sinistra. L’ultima cappella, dedicata a S. Giuseppe, custodisce invece una tela raffigurante La morte del Santo, opera del pittore Mattia Alessandri. La decorazione pittorica e scultorea del tamburo consiste in alcune scene del martirio dei tre patroni della città e due avvenimenti storici accaduti durante il soggiorno di papa Urbano V a Montefiascone. Ai lati di ciascun affresco le statue dei quattro Evangelisti e degli Apostoli sono collocate in altrettante nicchie, mentre in basso al lato delle arcate delle quattro cappelle i busti dei Padri della Chiesa si alternano con statue di angeli: La Fede con la croce, La Speranza con l’ancora, La Carità con la fiaccola, La Verità con la tromba. Al di sopra dell’arcata centrale due angeli sorreggono lo stemma gentilizio del cardinale Giulio Ascanio Sforza, mentre su quella d’ingresso è collocato lo stemma di Clemente X, il papa che finanziò la costruzione della cupola, nonché gli stemmi di Leone XIII e del vescovo Gentilucci. In alto alla base di ciascun costolone le statue di otto angeli simboleggianti Le Virtù o Beatitudini introducono la decorazione della grande cupola.
IL TESORO
Nel corso dei secoli, grazie alle donazioni ed ai testamenti, il Capitolo della Cattedrale ha accumulato un autentico tesoro composto da quadri, sculture e arredi sacri, tra cui una statua marmorea di Santa Margherita del XIII sec., attribuita ad Arnolfo di Cambio; tre busti reliquiari in argento di Santa Margherita, di San Flaviano e di Santa Felicita, risalenti al XV-XVI secolo; un quadro del pittore Sebastiano Conca che raffigura le nozze di Giacomo III d’Inghilterra con la principessa polacca Maria Clementina Sobieskaj, celebrate il 1 settembre 1719 presso il palazzo vescovile di Montefiascone; un parato in quarto ricamato in oro detto di papa Urbano V (1369); un parato in quarto di ermisino ricamato in oro anche dalla regina Sobieskaj che lo donò alla Cattedrale.
BIBLIOGRAFIA
ANTONELLI M., Le tre chiese monumentali di Montefiascone: S. Flaviano – S. Andrea – S. Margherita, “La Vergine delle Grazie” (1905-1906).
BRECCOLA G., Montefiascone. Guida alla scoperta, Montefiascone 2006.
BRECCOLA G., Santa Margherita. Guida alla scoperta, Montefiascone 2008.
BRECCOLA G. – MARI M., Montefiascone, Grotte di Castro 1979
BRUSCHI A., Un intervento di Bramante nella Rocca di Viterbo, “l’Arte” (1972), XV.
DE ANGELIS, GIROLAMO, Comentario Storico Critico sull’origine e le vicende della Città e Chiesa Cattedrale di Montefiascone, Montefiascone 1841.
FAGLIARI ZENI BUCHICCHIO, Il soggiorno di Sanmicheli nello stato della chiesa, in Michele Sanmicheli. Architettura, linguaggio e cultura artistica nel Cinquecento, Milano 1995.
FAGLIARI ZENI BUCHICCHIO, Dal duomo di Montefiascone a San Giovanni in Val di Lago: architetti rinascimentali e chiese a pianta centrale intorno al lago di Bolsena, “Bollettino di Studi e Ricerche della Biblioteca Comunale di Bolsena” (1989).
FONTANA C., Discorsi e Dichiarazioni. Dichiaratione dell’operato nella Cuppola di Monte Fiascone, Modena, Bibl. Estense, fondo Giuseppe Campori, 379.
FROMMEL C.L., Sant’Egidio a Cellere: funzione, tipologia e forma, in All’ombra di “sa’ gilio a celeri di farnesi, Cellere 2001.
HAGER H., Die Kuppel des Domes in Montefìascone, in Römisches Jahrbuch für Kunstgeschichte, vol. 15, 1975.
MUSIARI A. – COCCIOLI MASTROVITI A., Classicismo e purismo nell’opera di Paolo Gazola: la facciata di S. Margherita a Montefiascone, in Arte e Accademia ‘89, Viterbo 1990.
MUSOLINO G., Montefiascone e la basilica di S. Margherita, Montefiascone 1992.
OST H., Santa Margherita in Montefiascone: A Centralizated Building Plan of the Roman Quattrocento, “Art Bulletin” (1970), LII.
RONZANI F – LUCIOLLI G., Le fabbriche civili, ecclesiastiche e militari di Michele Sanmicheli, Verona 1823.
SERRA A., L’attività giovanile di Michele Sanmicheli e di Carlo Fontana in Santa Margherita a Montefiascone, “Annuario Istituto di Storia dell’Arte”, Roma 1973-74.
Montefiascone Artecittà – Chiesa di Santa Margherita.
Montefiascone città d’arte, cultura e tradizione.